Quando si parla di Toscana si finisce sempre per parlare di vino, è inevitabile. D’altra parte, la produzione di vino di questa regione e fra le più importanti e interessanti del Paese, nonché del mondo.
Solo nella zona in cui viviamo, fra la Val d’Orcia e i dintorni, vengono prodotte alcune delle DOCG e delle DOC più prestigiose. Qualche nome? Brunello di Montalcino, Nobile di Montepulciano e Chianti.
Oggi vorremmo parlare proprio del Chianti, un vino dal nome inconfondibile, che dovunque nel mondo, anche per i meno preparati in materia, è direttamente sinonimo di Toscana, il vino che ha anche trovato spazio persino in diverse pellicole di Hollywood, come “Il silenzio degli innocenti” e “Il diavolo veste Prada”.
Quello che forse non tutti sanno è che di vino Chianti ne esistono diverse tipologie, a seconda della zona di produzione.
Facciamo, quindi, un breve excursus intorno a questo celebre ed ottimo vino.
Il vitigno
Alla base della produzione del Chianti troviamo il vitigno che in Toscana esprime il massimo del suo potenziale, il Sangiovese, che viene utilizzato anche per la produzione della maggior parte dei grandi rossi suoi vicini di casa.
Come per ogni altra DOCG, anche per il Chianti c’è un disciplinare che ne regola rigorosamente la produzione. Questo disciplinare stabilisce che nell’uvaggio la percentuale di Sangiovese non deve essere inferiore al 70% e può arrivare persino al 100%.
Per un massimo del 30% possono essere utilizzati anche altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito della regione Toscana ed è ammesso anche l’utilizzo di un 10% massimo di uve di vitigni a bacca bianca. Infine, i vitigni Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon non potranno, singolarmente o congiuntamente, superare il limite massimo del 15%.
Questa “flessibilità” dà modo di creare diverse tipologie di vino Chianti, che possono variare sia per uvaggio che per zona di produzione.
Dove si produce il Chianti e le varie tipologie
Il Chianti viene prodotto in diversi territori della Toscana, che insieme compongono un’area molto estesa di una regione di per sé molto vasta.
Questo per sottolineare quanto la sua produzione sia diffusa e quantitativamente, oltre che qualitativamente, rilevante.
All’interno di questa zona di produzione così ampia si individuano ben sette sottozone, che circoscrivono una specifica area di produzione
Per cui, oltre alle tre tipologie Chianti, Chianti Superiore e Chianti Riserva, dove la definizione di “Superiore” è collegata ad un procedimento produttivo dal disciplinare ancora più rigido e quella “Riserva” ad uno specifico percorso di invecchiamento, abbiamo:
- Chianti Colli Aretini
- Chianti Colli Fiorentini
- Chianti Colli Senesi
- Chianti Colline Pisane
- Chianti Montalbano
- Chianti Montespertoli
- Chianti Rufina