Storia dei Ricciarelli
Un dolce tipico di Siena

Azienda Agraria Chiarentana di Donata Origo

I ricciarelli sono indissolubilmente legati alla città di Siena, della quale sono il simbolo, assieme al panforte.
La loro storia affonda le sue radici in un passato molto lontano ma non proprio chiarissimo.
Quello che è certo è che i ricciarelli sono i dolci tipici del Natale senese e che godono della denominazione Igp dal 2010.

La storia


I ricciarelli discendono dagli antichi marzapanetti, presenti sulle tavole nobili già nel XV secolo – le testimonianze storiche raccontano che fossero proposti anche durante il banchetto di nozze di Caterina Sforza.
Di sicuro i marzapanetti erano il frutto della lavorazione del marzapane, ai tempi “importato” dall’Oriente.
Il nome stesso è un mistero, si ipotizza anch’esso legato in qualche modo all’Oriente: i marzapanetti divengono forse “ricciarelli” volendoli associare al tipo di calzature con ricciolo finale in uso all’epoca nei Paesi orientali. Ma non è da escludere che sia dovuto semplicemente alla forma arricciata che avrebbero potuto avere originariamente.

Abbiamo finora parlato solo di origini e di storia; ma cosa sono i ricciarelli?
Si tratta di un gustoso dolcetto ottenuto dalla lavorazione di un impasto a base di mandorle, zucchero e albume d’uovo, cotto in forno, che si differenzia dal marzapane per il suo aroma peculiare dato dalla scorza di arancia.
I ricciarelli di Siena sono ormai noti nella loro caratteristica forma a losanga, leggermente stondata, quasi ovale; la loro superficie è di colore bianco per la copertura di zucchero a velo e non è infrequente scorgervi delle caratteristiche crepature nella pasta. La pasta è chiara e morbida e non friabile come quella dei classici biscotti, ai quali possono venire erroneamente associati per via delle simili dimensioni.
In tempi recenti ne è stata proposta anche una versione moderna e ghiotta con copertura di cioccolato: una variazione al gusto inconfondibile dell’originale Ricciarello di Siena Igp.

Con cosa possiamo abbinare i ricciarelli?


La tradizione li vuole come perfetti fine pasto, accompagnati da un bicchiere di Vin santo toscano o di ottimo Moscadello di Montalcino.
Ma non è affatto da escludere l’abbinamento ad un buon thè caldo o ad un profumato caffè.





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