San Casciano dei Bagni
Le sorgenti termali e i tesori etruschi

Azienda Agraria Chiarentana di Donata Origo

Se ne parla ormai da settimane, la notizia ha fatto il giro del mondo, suscitando interesse e stupore tanto fra la gente comune e gli appassionati quanto fra gli addetti ai lavori.
Stiamo parlando di San Casciano dei Bagni e dei suoi tesori etruschi, delle ricchezze fino a poco tempo fa nascoste fra le rocce, i fanghi e le acque delle sorgenti termali.

San Casciano dei Bagni, infatti, come già il nome suggerisce, è una località termale situata all’estremo sud della Toscana, in provincia di Siena. È un piccolo borgo collinare, antico e quieto, circondato dai boschi e dai campi coltivati che si estendono a perdita d’occhio.
Oltre ad essere un luogo molto suggestivo, San Casciano è anche uno scrigno di tesori preziosi. Primo fra tutti, le sue sorgenti termali di acqua solfato-bicarbonato-alcalino-terrosa che sgorga a temperature superiori ai 40°C.
È grazie a queste acque che San Casciano dei Bagni è, in epoca moderna, una località turistica molto rinomata. Ma, a dire la verità, i documenti storici testimoniano che lo fosse già al tempo dell’Impero Romano! Era, infatti, una delle mete predilette per rigenerarsi nel corpo e nello spirito dell’imperatore Ottaviano Augusto.

Gli scavi archeologici in corso ormai da qualche anno hanno recentemente riportato alla luce un tesoro nascosto ancora più antico, risalente all’epoca etrusca. I primi reperti interessanti sono stati rinvenuti già tempo fa, ma è di queste ultime settimane il ritrovamento più grande e rilevante, sia storicamente che artisticamente. Questo perlomeno per ora, poiché gli scavi vanno avanti e potrebbero riservare ancora molte sorprese.

Il tesoro che è riemerso dalle acque, che lo hanno protetto e conservato per secoli, è costituito, oltre che da monete, ex-voto e iscrizioni anche da 24 notevoli statue in bronzo etrusco-romane raffiguranti divinità, matrone, fanciulli e imperatori.
I ritrovamenti sono datati dal II al I secolo a.C. e sono stati rinvenuti in quella che attualmente è l’area delle vasche termali libere, pubbliche, detta il “Bagno Grande”, che si è scoperto, sorge proprio su quello che è stato, in un passato remoto, un santuario.
Si stima, infatti, che queste sorgenti fossero già note nel III secolo a.C., e che gli Etruschi, riconoscendo all’acqua un valore sacro e comprendendone i suoi effetti benefici, vi fecero nascere un culto salutifero.

Tutta questa zona della Toscana ricade fra i territori occupati anticamente dalle popolazioni etrusche ed è capitato anche in passato, più volte e in più luoghi, di scavare e trovare indizi di questa antica discendenza. Ma quest’ultima scoperta è, per ora, la più grande e la più importante. Al momento, si tratta del più grande deposito di statue di epoca etrusco-romana in contesto, cioè nel luogo esatto in cui era stato depositato.
Ma chissà che gli scavi, andando avanti, non ci facciano dono di altre meraviglie?

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