Qual è la cosa che non può mai mancare al momento dell’uscita degli sposi alla fine della cerimonia nuziale? Ovviamente il lancio del riso!
Ma perché si lancia il riso agli sposi? Da cosa deriva questa tradizione così diffusa? Qual è la storia di questa pratica benaugurale?
La storia
L'origine esatta del lancio del riso ai matrimoni è incerta e varia a seconda delle culture. In linea di massima, però, possiamo dire che si tratti sempre di un “rituale” portafortuna.
Cambiano, semmai, le credenze popolari che motivano questo gesto. Ad esempio, in alcune culture il riso viene lanciato agli sposi come augurio di prosperità e abbondanza. In altre culture, invece, il riso è considerato simbolo di fertilità e benessere e, pertanto, viene lanciato per augurare alla coppia l’arrivo di molti figli.
Anticamente si riteneva anche che lanciare piccoli oggetti agli sposi, come appunto i chicchi di riso, potesse tenere lontani gli spiriti maligni e proteggere la coppia.
Oggi, il lancio del riso ha universalmente un significato positivo generale e si fa per celebrare la coppia e per augurare ai novelli sposi un futuro sereno e felice.
Questa tradizione è sempre attuale, è uno di quei piccoli gesti che non possono mancare e che viene attentamente pianificato durante l’organizzazione del matrimonio.
Se un tempo gli invitati dovevano portarsi il riso da casa per poterlo lanciare alla fine della cerimonia, oggi gli sposi predispongono già dei piccoli contenitori – sacchettini, conetti, ecc. – in modo che ognuno, nessuno escluso, possa prendere parte a questo festoso rituale benaugurale.
Con il tempo sono anche tante le variazioni sul tema, nel senso che spesso al riso vengono aggiunti altri elementi, come petali di fiori, foglie o coriandoli, oppure il riso viene colorato in diversi colori, o ancora, al lancio del riso si abbinano palloncini e bolle di sapone, creando dei bellissimi effetti scenici.
Curiosità
A proposito di lancio del riso, abbiamo scovato due interessanti curiosità.
La prima: nel Medioevo ai novelli sposi non veniva lanciato del riso, bensì del grano, simbolo anch’esso di fertilità e di abbondanza. Cambiava l’oggetto del lancio, ma non il concetto dell’augurio, che è lo stesso di oggi.
La seconda: se hai partecipato a qualche matrimonio, ti sarò capitato di vedere che talvolta il riso può lasciare, perlopiù sugli abiti scuri, delle piccole macchie bianche. Ciò è dovuto all’amido.
Volendo evitare questo inconveniente si può lavare e poi far asciugare bene il riso che verrà distribuito alla fine della cerimonia. Oppure, se non ci si vuole sobbarcare anche di questo compito, visto che l’organizzazione di un matrimonio è già di per sé abbastanza impegnativa, si può trovare in commercio del pratico riso già trattato e “antimacchia”.