Sono due fra i piatti più amati e apprezzati della cucina toscana, nati dalla tradizione contadina che punta al riuso degli ingredienti più semplici. Se una volta erano simbolo di una cucina povera oggi sono tornata di gran moda soprattutto perché riconosciuti da tutti come piatti sani e ricchi di nutrienti...E davvero gustosi!
Scopriamo allora insieme cosa caratterizza questi due piatti, iniziate con noi un viaggio nel gusto della Toscana!
La ribollita
Simbolo della tradizione gastronomica toscana, la Ribollita è una ricetta della tradizione contadina toscana.
Alcune fonti scritte, risalenti al 500, testimoniano l’esistenza di una minestra preparata con alcuni degli ingredienti che caratterizzano la Ribollita: il pane, i fagioli e il cavolo nero.
Le massaie, nei periodi di maggior lavoro nei campi, erano solite aiutare i contadini nei lavori e per ovviare al problema della mancanza di tempo che potevano dedicare alla cucina, preparavano la zuppa in grandi quantità in modo tale da avere la cena pronta per almeno due o tre giorni.
Perché si chiama Ribollita
Con il termine Ribollita si fa riferimento ad un procedimento piuttosto che individuare una serie di ingredienti precisi utili alla sua realizzazione.
L’atto stesso di far ribollire una zuppa preparata il giorno prima, costituisce l’aver preparato la zuppa tanto famosa in tutta la regione della toscana.
Già nel medioevo è attestato che fosse diffusa una zuppa di recupero da considerare sicuramente la diretta antenata della Ribollita.
Una zuppa tante versioni
Proprio per la sua natura spontanea, ogni famiglia possedeva la propria ricetta privata della Ribollita, con la conseguenza che ancora oggi ognuno la cucina a modo suo. Quello che resta invariato in tutte le ricette è la costante di alcuni ingredienti, considerati ormai fondamentali per la sua riuscita, il cavolo nero riccio di toscana, i fagioli e il pane sciapo.
- Il cavolo nero: è importante che abbia preso almeno una gelata, per avere a disposizione delle foglie più morbide;
- I fagioli: è importante che siano cannellini;
- Il pane: deve essere rigorosamente senza sale, raffermo e cotto a legna
La panzanella
A differenza della Ribollita quando pensiamo alla Panzanella la prima cosa che ci viene in mente è la freschezza e l'estate, sicuramente un piatto da provare nei periodi più caldi dell’anno, per apprezzarne tutto il sapore e il gusto inconfondibile.
Tipico piatto dell’Italia centrale amato e consumato da sempre, sicuramente vede nella Toscana la sua terra d’origine.
Come è nata la Panzanella
Alcuni sostengono che sia nata grazie all’usanza di alcuni contadini che erano soliti bagnare il pane secco, per poi condirlo con verdure disponibili nell’orto.
Altri sostengono che sia nata a bordo della barche da pesca, dove i marinai bagnavano io pane con l’acqua di mare e che poi venisse consumato insieme alle verdure.
Ricetta della Panzanella
Per preparare una tipica Panzanella toscana sono necessari alcuni ingredienti mentre altri possono essere aggiunti a seconda del proprio gusto personale ma soprattutto in base a quello che l'orto propone.
Ingredienti della Panzanella
- Pane raffermo
- Cipolla
- Basilico
- Cetriolo
- Pomodoro
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Olio di oliva
- Aceto
- Sale
In Toscana e ne Lazio il pane viene prima bagnato e poi condito mentre in Umbria e nelle Marche si preferisce unire il pane agli altri ingredienti senza prima bagnarlo.