Monticchiello
Un piccolo borgo da scoprire

Azienda Agraria Chiarentana di Donata Origo

Fra tutti i borghi della Val d’Orcia da scoprire e da visitare ce n’è uno molto piccolo, vicinissimo alla più nota Pienza, che si chiama Monticchiello.
Nonostante la vicinanza e il fatto che si tratti dello stesso comune, Monticchiello è assai differente da Pienza: mentre quest’ultima ha tratti puramente rinascimentali, grazie al lavoro di progettazione di Enea Silvio Piccolomini assieme agli architetti Bernardo Rossellino e Leon Batista Alberti, Monticchiello ha l’aspetto tipico di una fortezza medievale, con la sua cinta muraria e la torre del cassero che svetta ben visibile sulla collinetta su cui sorge il paese.

Nel Medioevo, infatti, Monticchiello è stato un fiero baluardo del sistema di difesa della Repubblica di Siena, nonché un centro agricolo di una notevole rilevanza. Anche all’interno del centro storico si trovano tutt’ora le vestigia di un passato glorioso, come la chiesa dei santi Leonardo e Cristoforo, con la sua facciata romano-gotica, dotata di una solenne porta di ingresso di forma ogivale sormontata da un bellissimo rosone. Al suo interno sono conservati molti affreschi di scuola senese risalenti al XIV e XV secolo, fra i quali una splendida Madonna col Bambino di Pietro Lorenzetti.

Ma passeggiare per le vie del piccolo paese è una scoperta ad ogni svolta: incantevoli costruzioni sorgono sulle viuzze e sulle stradine del minuscolo centro storico, che appaiono quasi come le illustrazioni di un libro di racconti fatati.

Altra grande ricchezza di Monticchiello è il Teatro Povero, un progetto sociale e culturale nato negli anni ’60 del secolo scorso che da oltre cinquant’anni contribuisce a mantenere vivo il paese e che lo ha innalzato agli onori delle cronache nazionali.
Di cosa si tratta? Nel dopoguerra Monticchiello, come un po’ tutti i piccoli centri nelle campagne circostanti, attraversava una profonda crisi dovuta alla fine della mezzadria. Il lavoro stava scomparendo e con esso parte della popolazione, che preferiva spostarsi altrove in cerca di un futuro. Questo avrebbe portato, inevitabilmente, alla scomparsa definitiva della cultura e delle tradizioni locali.

Per frenare quello che si stava profilando come un vero e proprio dramma sociale, venne proposta un’attività, un teatro di piazza, che avrebbe coinvolto tutta la popolazione rimasta in paese, per mantenere sempre viva la tradizione contadina e popolare.
Nel corso degli anni, lo spettacolo proposto dal Teatro Povero di Monticchiello ha affrontato più tematiche, sociali, politiche ed economiche, fornendo sempre un quadro di quella che è la vita di una piccola realtà e di come lo spirito popolare affronta trasformazioni e cambiamenti in ogni epoca con forza ed intelligenza.
Le rappresentazioni scritte, dirette ed interpretate dagli abitanti del borgo vanno in scena, o meglio, in piazza, ogni estate. Se ti trovi in Val d’Orcia nel periodo giusto, non devi perdere l’occasione!



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