Il Panno Casentino
Una storia lunga sette secoli

Azienda Agraria Chiarentana di Donata Origo

Il Panno Casentino è un tessuto tradizionale italiano che prende il nome dalla Valle di Casentino in provincia di Arezzo, dove viene prodotto da ben sette secoli.
È un tessuto resistente e robusto, realizzato con lana di pecora, con una caratteristica finitura a spazzolatura che gli conferiscono un aspetto unico e riconoscibile.

Il panno Casentino è stato utilizzato tradizionalmente per creare capi di abbigliamento, come, ad esempio, cappotti e giacche. La sua lavorazione richiede una particolare cura e abilità, che lo rendono un prodotto di alta qualità e pregio, doti che si trasmettono ai capi con esso realizzati.
Non a caso, ad oggi è considerato una delle icone del Made in Italy.

All’aspetto è inconfondibile grazie ai suoi caratteristici “riccioli”, ottenuti con una lavorazione detta ratinatura o rattinatura, ovvero spazzolando la lana originariamente con una pietra, oggi con una speciale spazzola d’acciaio. Il tessuto, così, già caldo, traspirante e resistente di per sé, diviene ancor più resistente, sia all’usura che al freddo e alle intemperie.


La storia
Questo tessuto di pura lana veniva lavorato nella vallata di Casentino già in epoca Etrusca e Romana.
Durante il Rinascimento veniva utilizzato per cucire le spesse tonache dei frati della Verna e di Camaldoli, nella tradizionale tinta “bigia”.
Nei secoli successivi, grazie alle sue caratteristiche, il Panno Casentino divenne il tessuto più richiesto per cucire mantelli e cappe e persino per realizzare le coperture per proteggere i cavalli.
Dalla fine dell’Ottocento, invece, verrà utilizzato per confezionare giacconi e cappotti maschili, divenendo simbolo di eleganza classica e sportiva. Questi capi, infatti, venivano indossati, solitamente, per attività all’aperto, quali cavalcare o andare a caccia e non c’era nobiluomo o personaggio influente che non ne possedesse uno – pare che il Panno Casentino trovasse posto anche nei guardaroba di Giacomo Puccini, Giuseppe Verdi e del barone Bettino Ricasoli.

Oggi il Panno Casentino è disponibile in molte differenti tonalità, che si prestano alla realizzazione di capi e accessori sia nel campo della moda maschile che in quello della moda femminile.
In realtà, però, il suo colore simbolo, che lo ha reso celebre e riconoscibile, è l’arancione, in tutte le sue sfumature. Questo colore, a dire la verità, è il frutto di un errore, ovvero dell’uso improprio della rubia, un colorante vegetale utilizzato per ottenere il rosso. Ma come accade tante volte, ad esempio, anche in cucina, da un errore possono nascere dei vari e propri capolavori o può scaturire quel dettaglio vincente a cui non si sarebbe mai pensato, proprio come in questo caso.

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