Alla Scoperta del Pecorino di Pienza
Il gusto unico della Toscana

Azienda Agraria Chiarentana di Donata Origo

La Toscana è famosa nel mondo per l’eccellenza dei suoi prodotti tipici, per la ricchezza enogastronomica che contraddistingue tutto il suo territorio.
La Val d’Orcia, in particolare, è uno scrigno prezioso di bontà uniche e inconfondibili, fra le quali il rinomato Pecorino di Pienza.

In questa piccola area a sud della provincia di Siena si produce un formaggio dal gusto unico, che non ha eguali e che non può essere assolutamente imitato.
Si tratta, infatti, di un prodotto quanto mai legato al suo territorio di origine: le pecore di razza sarda vengono allevate allo stato semi-brado, per cui si nutrono quotidianamente delle erbe che crescono spontaneamente nei prati e nei pascoli presenti sui terreni argillosi della Val d’Orcia.

È dalla combinazione delle erbe che caratterizzano l’alimentazione delle pecore che il loro latte assume un particolare sapore, che si trasferisce, poi, al formaggio che se ne ricava. Di norma, il gusto del Pecorino di Pienza è piuttosto deciso, ma se, ad esempio, fra le erbe selvatiche di cui le pecore si nutrono è presente anche l’assenzio, un’erba spontanea molto diffusa in questi territori, come anche il mentastro e il barbabecco, il formaggio pecorino che nascerà una volta lavorato il loro latte avrà un gusto più dolce; se, invece, alle erbe spontanee si somma, per l’alimentazione delle pecore, una buona percentuale di foraggio, allora il formaggio avrà un gusto più delicato.

Le testimonianze storiche ci indicano che in Val d’Orcia si produceva il pecorino già in epoca etrusca e romana; persino Lorenzo il Magnifico era un grandissimo estimatore di questo formaggio, come, del resto, anche Papa Pio II – Enea Silvio Piccolomini, pientino di nascita.

È interessante sapere che i procedimenti che oggi vengono utilizzati per la produzione del Pecorino di Pienza derivano direttamente da questa antichissima tradizione.

Quando parliamo di Pecorino di Pienza, poi, non stiamo parlando di un unico formaggio, ma di tante differenti varietà, in base alla lunghezza e tipologia di stagionatura.
Abbiamo, quindi, il Pecorino di Pienza fresco, il Pecorino di Pienza semi-stagionato, il Pecorino di Pienza riserva – che prevede una stagionatura di un anno circa – e il Pecorino di Pienza stagionato, di cui, a sua volta, vengono prodotte più tipologie: quello avvolto in foglie di noce, l’ubriaco – ovvero stagionato nelle vinacce, lo stagionato nel fieno, lo stagionato nella crusca, lo stagionato nella cenere.

Ottimi anche i pecorini aromatizzati con le noci, con il pepe, con il peperoncino, con il tartufo.



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